Cosa è l’AI e come può essere utile
Sembra che il mondo sia destinato a cambiare. E con lui anche il lavoro mondo del lavoro. Sempre più spesso si parla delle intelligenze artificiali e di come queste possono aiutare a rendere i processi più veloci, perfino quelli che richiedono un alto tasso di creatività (che ricordiamocelo è frutto dell’uomo e non delle macchine).
Si trovano AI in grado di scrivere testi, generare immagini e video e gli sviluppi di questi sistemi viaggiano alla velocità della luce negli ultimi mesi. Molti sono già coloro che sentono minacciato il loro lavoro ma in realtà l’intelligenza artificiale può davvero sostituire il lavoro dell’uomo?
Non voglio influenzare il tuo pensiero su questo tema ma io sono fermamente convinta che queste novità ci impongano delle riflessioni doverose sull’utilizzo di queste nuove tecnologie e sulla loro reale utilità.
Cos’è l’intelligenza artificiale e come reperisce le informazioni
Il testo che segue è stato scritto da un’intelligenza artificiale.
“L’Intelligenza Artificiale (IA) è una tecnologia che ci aiuta a elaborare informazioni complesse, lavorare più velocemente e prendere decisioni più precise. L’IA è un campo di ricerca in continua evoluzione che mira a creare sistemi che simulino le capacità cognitive umane, come il ragionamento, il linguaggio, la percezione visiva e l’apprendimento. L’IA consente ai computer di elaborare informazioni più velocemente, consentendo una rapida analisi di enormi quantità di dati.
Il processo di apprendimento è fondamentale nell’utilizzo dell’IA, poiché l’apprendimento permette ai computer di acquisire nuove abilità e diventare più intelligenti. A differenza dei computer tradizionali, un computer dotato di intelligenza artificiale è in grado di imparare da solo, grazie a programmi di intelligenza artificiale che forniscono al computer nuove informazioni. L’IA è utilizzata in una varietà di ambiti, come la medicina, la ricerca scientifica, i sistemi finanziari e i sistemi di elaborazione dati. Inoltre, l’IA viene utilizzata anche per sviluppare sistemi di assistenza virtuale che aiutano le persone a interagire con i computer.
Esistono diversi modi in cui l’IA può reperire le informazioni. Uno dei modi più comuni è attraverso l’utilizzo di dati strutturati, come database, fogli di calcolo e registri. L’IA può anche utilizzare dati non strutturati, come immagini, video e audio. L’utilizzo di dati non strutturati può aiutare l’IA a fornire risposte più accurate. L’IA può anche accedere alle informazioni da una vasta gamma di fonti, come siti web, libri, giornali e reti sociali. L’IA può anche apprendere da esperienze passate, come l’analisi dei dati raccolti dal passato. Grazie all’AI, ora possiamo elaborare informazioni più velocemente, prendere decisioni più precise e svolgere attività che prima non erano possibili. L’IA ci aiuta a creare soluzioni innovative e ci permette di rimanere al passo con le nuove tecnologie.”
Al programma ho chiesto di generare il testo di un articolo per il blog che avesse come titolo quello che ho inserito nel paragrafo. In generale le informazioni sono accurate e la scrittura più o meno scorrevole.
Tra le novità di questi giorni sembra che ChatGPT stia lavorando alla quinta versione che renderà l’AI quasi indistinguibile dall’uomo.
Problemi legali
Notizia ormai datata, ma in Italia il garante per la privacy ha sospeso l’utilizzo di ChatGPT per sospette irregolarità sulla protezione dei dati. Se le condizioni imposte dall’autorità saranno rispettate, potrebbe riprendere il suo normale lavoro già da fine mese. Ma non sono solo i sospetti sull’utilizzo dei dati a far pensare. Ci si pone anche il problema riguardo al diritto d’autore e alla violazione di copyright. Insomma sono ancora molti, da un punto di vista normativo, gli aspetti che devono essere risolti prima di utilizzare tranquillamente l’intelligenza artificiale in particolar modo in ambito business.
AI VS uomo
Mi sono personalmente posta delle domande sul suo utilizzo che voglio condividere con te per stimolare un riflessione più profonda partendo dal lavoro che io svolgo. L’AI può essere uno strumento fighissimo ma potrà mai avere una sensibilità uguale a quella umana? Potrà mai individuare tutti gli elementi del contesto socio culturale di una società per rendere i contenuti utilizzabili senza supervisione umana?
Nel primo paragrafo l’AI ci ha spiegato come qual è il suo metodo di apprendimento. In generale deve comunque trovare le informazioni sul web, che ne è veramente pieno e su questo non ci piove. ma la profondità d’informazioni che si trova sul web ad oggi non è ancora paragonabile a quella che si può ottenere sfogliando un libro.
Credo che non sarà mai possibile paragonare il lavoro di un professionista con quello fatto da un’intelligenza artificiale.
L’AI può venirci in aiuto per molti aspetti ma richiederà sempre una supervisione e non potrà mai sostituire le capacità artistiche ed emotive di una persona. Potrà alleggerire la mole di lavoro, questo si. Non è scontato che qualche posto di lavoro sia tagliato dal perfezionamento delle intelligenze artificiali ma un lavoro ben fatto dovrà sempre passare dalle competenze umane di qualcuno che possa riuscire a percepire le sfumature della nostra essenza.